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Comitato Diocesano Patrona Santa Fermina
Chi Siamo
Il Comitato Diocesano Patrona Santa Fermina nasce il 24 marzo 2023, è un'associazione privata di fedeli e costituisce la diretta prosecuzione dei comitati precedenti. L'associazione è disciplinata dai cann.321- 326 del codice del diritto canonico. L'associazione ha cura di organizzare le celebrazioni della festa patronale che ricorre il 28 di Aprile di ogni anno. Provvede alla manutenzione, conservazione ed abbellimento della cappella di Santa Fermina presente nella Cattedrale di Civitavecchia, a quella collocata all'interno del Forte Michelangelo, nonché alla verifica dello stato di conservazione di tutti i monumenti dedicati alla Santa presenti in città ed in porto. L'associazione, è promotrice dell'installazione di eventuali altri monumenti e/o edicole da collocare in città o in porto, dedicati alla Santa. L'associazione, inserita in un itinerario di fede diocesano e cittadino, promuove iniziative di mantenimento e di crescita rivolte al culto della Santa Patrona. Provvede infine, al mantenimento dei contatti con le autorità di Amelia per il gemellaggio esistente.
Dettagli dell'amministrazione
All'associazione possono aderire, previa domanda scritta tutte le persone che condividono gli scopi precedenti e che intendono partecipare alle attività con la loro testimonianza di vita cristiana in modo gratuito e volontario.
Storia di Santa Fermina
Fermina nacque a Roma alla fine del III secolo d.C. Della sua vita abbiamo pochissime notizie e molte tradizioni popolari, alcune antichissime ed abbastanza attendibili che hanno alimentato nei secoli la devozione verso questa giovane Martire. Figlia di Calpurnio della famiglia Pisone, prefetto di Roma, essa si convertì al cristianesimo e, appena quindicenne, si dedicò interamente alla vita religiosa. La tradizione vuole che la nave che la trasportava da Ostia a Centumcellae venisse sorpresa da una forte tempesta e che le onde si calmassero improvvisamente in seguito alle sue preghiere. A Centumcellae la giovane si rifugiò in una grotta presso il mare (incorporata nel Forte Michelangelo ed ancora oggi visitabile) dedicandosi alla diffusione del vangelo tra la gente del porto. Si ritiene che Fermina oltre alla predicazione, svolgesse anche opera di assistenza e di conforto verso i cristiani qui confinati. Trasferitasi successivamente ad Amelia, la giovane fu sorpresa dalla persecuzione di Diocleziano e Massimiano. La tortura non le fece però rinnegare la fede e la sua fermezza suscitò tanta ammirazione che uno degli stessi persecutori, di nome Olimpiade, si convertì al Cristianesimo insieme con i propri familiari. Giudicata da Megezio, Fermina colse la palma del martirio il 24 novembre dell'anno 304. I resti del suo corpo furono segretamente sepolti dai cristiani di Amelia e, ritrovati nell'ano 870, sono da allora custoditi nella Cattedrale di quella città. Civitavecchia, sorta sulle rovine dell'antica Centumcellae distrutta dai Saraceni, ha sempre nutrito per questa giovane martire una grande devozione tanto da proclamarla Patrona della Città e protettrice dei Naviganti. Alcune reliquie, ricevute dal Vescovo di Amelia nel 1647, sono attualmente custodite in questa Chiesa Cattedrale. Un apposito Comitato Diocesano cura i festeggiamenti patronali che culminano il 28 Aprile di ogni anno con la tradizionale e solenne processione in città e in porto. La statua e le reliquie della Santa vengono imbarcate su un rimorchiatore che, tra il festoso suono delle sirene di tutti i natanti alla fonda, percorre l'intero specchio acqueo portuale per la benedizione del mare ed il lancio di una corona d'alloro in onore e ricordo di tutti i naviganti caduti.
Galleria
Organigramma
Giorgio Tuccia
Segretario
Cav. Stefano Fantozzi
Presidente del Comitato
Marco Sbragaglia
Tesoriere
Contatti
Indirizzo
Via Alberto Guglielmotti N. 12, 00053 Civitavecchia Roma
Telefono Sede
07661804519
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